Spesso le mamme dicono di non essere riuscite ad allattare perchè non avevano abbastanza latte.
I professionisti rispondono che è davvero difficile non avere latte e che probabilmente non sono state sostenute abbastanza.
Questo spesso determina un grande senso di colpa nella mamma più che un aiuto "Non ho fatto abbastanza?" oppure un gran senso di sfiducia nel professionista con cui si confronta "non mi crede".
Parlando con tante mamme ho capito che quando diciamo allattamento non possiamo sempre citare l'OMS ma bisogna ascoltare i bisogni della mamma, le sue voglie , le sue preoccupazioni e la sua motivazione. Il tutto deve essere sempre fatto senza giudizio.
Si parla sempre di ingorghi e mastite ma non sono le uniche difficoltà che si possono incontrare, sono solo quelle maggiormente riconosciute.
Ora vi parlo un po' dei casi che mi sono capitati più di frequente, sperando di essere d'aiuto pur consigliando di rivolgersi sempre a personale qualificato: Ostetriche, consulenti, o pediatri che siano però davvero informati a riguardo.
- Mamma convinta di non avere abbastanza latte la sera definendo il suo seno "come svuotato" e che quindi dà aggiunta di latte artificiale
Spesso queste mamme tirano il latte per vedere la quantità e rimangono molto amareggiate nel vedere di estrarre davvero poco.
Mi sento davvero di affermare che non si può confrontare la quantità di latte tirato con quella che un bambino prende direttamente dal seno. Ancora di più la sera dove il seno è fisiologicamente meno pieno. Questo però non deve preoccupare perchè è un fenomeno necessario per consentire al bambino di prendere una maggior quantità di quello che noi definiamo secondo latte.
Un latte più grasso e denso che anche se in minor quantità garantisce una buona crescita e sazia benissimo il bambino.
Quindi attaccate, attaccate e attaccate. Abbiate sempre fiducia nel vostro corpo, soprattutto se i bambini crescono bene e fanno i bisogni regolarmente, non ci sono indicazioni a dare l'aggiunta.
- Bambino che si attacca e si stacca e si innervosisce. Seno pieno, latte che cola e mamma convinta che il suo bambino rifiuti il suo seno e spesso di conseguenza che rifiuti lei. Non aiuta il fatto che questo comportamento può provocare l'ingestione di aria e quindi ulteriore senso di malessere per il neonato e per la mamma.
Una delle cause può essere un riflesso di emissione troppo veloce che il bambino ancora fa fatica a gestire e lo infastidisce. Una soluzione può essere quella di allattare coricata con il bambino sopra, in questo modo si evita la forza di gravità. Possiamo vedere il momento in cui il bambino si stacca, non più come un rifiuto ma come un momento di pausa. E può aiutare far fare un ruttino a metà poppata.
Un altro modo può essere quello di sostenere il seno con le dita a "sigaretta" invece che a C e andare quindi a diminuire il flusso meccanicamente.
Attenzione però a non farvi venire ingorghi! Meglio farsi aiutare dalla propria ostetrica.
- Bambino che si attacca, si stacca e si innervosisce. Seno pieno, non tanto morbido e latte che non cola. Anche in questo caso, il disagio della mamma è associato al non avere abbastanza latte o all'avere un bambino che non sa attaccarsi al suo seno o ancora che lo rifiuti.
Non parlo dell'ingorgo vero e proprio. A volte capita che il seno si riempia cosi tanto da rendere difficile per il bambino la sua suzione. In questi casi si può provare a fare un impacco con una qualunque pezza bagnata di acqua calda e massaggiare il seno con il palmo della mano portandolo dall'esterno fino al capezzolo, con movimenti circolari. Lo si può fare sotto la doccia o vicino ad un lavandino per svuotare leggermente la mammella e rendere meno faticosa la suzione.
- Bambini che non crescono tanto.
Qui c'è veramente tanto da dire. La crescita è davvero difficile da standardizzare. Di norma un neonato il primo mese cresce dai 120 gr ai 200 a settimana. Ma non è importante quanto cresce ma che ci siano segnali di salute (che sia sveglio, con parametri e bisogni regolari, 6 minzioni al giorno almeno) e che la crescita sia costante. Abbandonate doppie pesate che falsano l'idea della quantità e qualità di quello che il bambino assimila. il mio consiglio è quello di pesarli nudi una volta a settimana e stare attente ai segnali di salute attaccandolo sempre ai primissimi step.
1. Schiocco della lingua sul palato
2. Ricerca del seno ( girano la testa da entrambi lati e spalancano la bocca)
3. Ciucciare le manine o qualunque cosa capiti vicino
4. Pianto vigoroso.
Dal primo all'ultimo step possono passare circa 20-30 minuti. Se si aspetta sempre l'ultimo, il bambino farà un numero inferiore di poppate. Inoltre sarà più affamato, irritato e stressato facendo più fatica nella coordinazione.
ATTENZIONE questi sono consigli e il mio intento è quello di far capire che non sempre il problema è il poco latte, anzi non lo è quasi mai.
L'allattamento è naturale, ma naturale non significa facile, non tutti i semi diventano alberi meravigliosi. Dietro c'è un mondo e vale la pena qualche volta essere accompagnati durante i primi passi.
SMLXL
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