Con questo termine  mi rifersico alla cicatrice da taglio cesareo, all'episiorrafia e a tutte le cicatrici rimaste dalle lacerazioni spontanee avvenute durante il parto.

Quando ci feriamo il corpo si adopera per iniziare un processo di rigenerazione. Purtroppo questo processo, specie nel caso di incisione, non è preciso. Si forma del tessuto cicatriziale, un tessuto rigido che può "attaccarsi" anche ai tessuti vicini, le famose aderenze.

Ecco perchè a volte queste ferite cicatrizzano "male", con rientramenti, o parti più ispessite. Talvolta non sono dritte ma prendono una piega verso l'alto o verso il basso portando a un risultato disomogeneo di tutto l'addome.

Non è solo il lato estetico il problema. Può anche essere che la cicatrice quasi non si riconosca da quanto è sottile o addirittura completamente inglobata all'interno dell'addome. Ciò nonostante la donna riferisce di soffrire di mal di schiena,  di avere problemi durante i rapporti sessuali, pesantezza agli arti inferiori, stanchezza, ecc ecc.  Questo perchè le aderenze sono interne e gravano su l'omeostasi dell'organismo.

Ora sapete perché trattare le cicatrici della nascita, non è mai tardi, si hanno risultati anche in menopausa o durante una gravidanza. 

Non esistono controindicazioni, solo benessere.